Sono nata a Brescia nel dicembre del 1972.
Faccio la pedagogista e lavoro da 25 anni nel mondo educativo scrivendo progetti e aprendo servizi per bambini, giovani e famiglie. Da alcuni anni mi occupo di RESILIENZA e ho ideato il METODO GIFT per essere RESILIENTI PER SEMPRE. Perchè?
Due ragioni. La prima è personale e la seconda è professionale.
LA MIA ESPERIENZA PERSONALE DI RESILIENZA
La mia storia
Mi sono separata a marzo 2016 e da un giorno all’altro ho perso quasi tutte le certezze che avevo. Dalla bella famiglia del “Mulino Bianco” mi sono ritrovata a vivere in un monolocale dove non avevo neppure lo spazio per mio figlio. Dal fondo di disperazione e solitudine di quei mesi mi sono aggrappata alla mia resilienza come ad una boa per non affogare e lei mi ha salvata. Un pò alla volta sono tornata a respirare e a vivere diventando la versione migliore di me stessa. Ho fatto nell’anno successivo cose davvero impensabili e per me inimmaginabili. Molte persone infatti mi hanno chiesto: “Anna come hai fatto a superare tutto questo in così poco tempo e a diventare ciò che sei ora?” Sono tre le aree per le quali le persone mi chiedono: “Come hai fatto??”
- AREA EMOTIVO-RELAZIONALE: in poco tempo sono riuscita a superare la mia separazione e a crearmi un mondo completamente nuovo aprendomi a nuove relazioni e attività (sono diventata anche un’attrice di musical che hanno molto successo). Ho imparato a gestire le emozioni e a non farmi gestire dalle emozioni così come ho imparato molte tecniche per il benessere e la felicità. Alcune tecniche che illustro le ho sperimentate però personalmente nell’arco di circa 20 anni.
- AREA FISICA convivo da più di 15 anni con un disturbo che spesso non mi fa camminare perché mi paralizza le gambe, avendo preso un parassita intestinale durante un viaggio in Egitto. Non mi sono mai scoraggiata ed anzi attraverso questa situazione ho imparato a capire cosa ci dice il nostro corpo che ci parla attraverso le malattie. Ho capito il perché abbiamo determinati disturbi in determinate parti del corpo. Non è mai casuale, c’è una ragione precisa per ogni parte del corpo che ci fa male. Un messaggio che dobbiamo codificare.
- AREA ECONOMICA dopo la separazione vivevo in un monolocale senza neppure il frigorifero ed ero in una situazione davvero disastrosa. Oggi gestisco alcuni immobili anche di mia proprietà. Ho imparato alcune tecniche finanziarie e conosco degli strumenti concreti per poter generare soldi anche senza averne neppure uno.
LA MIA ESPERIENZA PROFESSIONALE DI RESILIENZA
Nel mio lavoro aiuto le persone e le famiglie fragili a diventare persone e famiglie resilienti. E’ proprio il periodo di vulnerabilità e di crisi che ci costringe al cambiamento ed al miglioramento ma bisogna imparare alcuni strumenti. Ho affinato alcuni strumenti di vulnerabilità e resilienza e per le persone che si rivolgono a me ho creato un metodo specifico che prevede un percorso di 3 mesi. Esattamente 13 settimane per cambiare completamente vita e usare proprio le avversità come leva del cambiamento per il raggiungimento della felicità.
Trasversalmente la cosa che mi sta più a cuore è aiutare le persone a capire il LORO SCOPO NELLA VITA. Spesso è proprio durante un periodo di crisi o di sofferenza che ci concediamo lo spazio per pensare maggiormente a noi stessi e ci poniamo le giuste domande rispetto a ciò che vogliamo davvero fare nella vita. Il dolore ci costringe a fermarci e a riflettere su qual è il nostro compito. E’ fondamentale riuscire a capire la nostra LEGGENDA PERSONALE (come la definisce Paulo Coelho nel libro “L’alchimista”). Essere resilienti significa SAPER USARE il dolore per concederci del tempo e FARCI LE DOMANDE GIUSTE.
“La vita non è aspettare che passi la tempesta
ma imparare a ballare sotto la pioggia”
Gandhi
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